Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi usata soprattutto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati.
Il modello 730 come funziona? Viene usato per richiedere il rimborso delle spese sostenute durante il periodo d’imposta precedente. Le spese per cui è possibile ottenere la detrazione, e quindi il rimborso, sono diverse e vanno da quelle mediche e farmaceutiche a quelle per l’istruzione, effettuate non solo da chi presenta la dichiarazione, ma anche per i familiari a carico.
Ne parliamo nell’articolo di SAA Studio Geremia. Continua a leggere.
730 come funziona e perchè farlo
Il modello 730 è un documento con cui il contribuente comunica al Fisco i redditi percepiti durante l’anno precedente.
In base all’ammontare dei redditi percepiti, viene calcolata la base imponibile a cui verranno applicate le aliquote. Una volta tolte deduzioni e detrazioni, si otterrà il risultato delle tasse da pagare e i rimborsi da ottenere.
Cosa succede se non viene presentato
Le conseguenze per chi non presenta il 730 sono diverse, fino a far scattare il penale.
Con la sentenza 19196/2017, la Corte di cassazione ha confermato che l’omessa dichiarazione dei redditi è reato se non viene presentata entro 90 giorni dalla data di scadenza (30 settembre per il 730, 30 novembre per i titolari di partita Iva).
Se invece il 730 viene presentato in ritardo ma entro i 90 giorni dalla scadenza, la dichiarazione sarà considerata tardiva e non omessa, con conseguenze meno gravi.
I vantaggi del modello 730
In primo luogo, il contribuente non deve fare calcoli e riceverà i rimborsi spettanti direttamente in busta paga per i lavoratori dipendenti o nella rata di persone per i pensionati. Lo stesso meccanismo si applica anche nel caso in cui il contribuente deve versare delle somme: l’importo viene trattenuto dalla retribuzione o dalla pensione.
Come anticipato, per il 2022, la scadenza entro cui inviare il modello 730 all’Agenzia delle Entrate è il 30 settembre.
Chi deve fare il 730
Secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, il modello 730 deve essere presentato da:
- pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all’estero);
- persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito (es. integrazioni salariali, indennità di mobilità);
- sacerdoti della Chiesa cattolica;
- giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive;
- persone impegnate in lavori socialmente utili;
- produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770), Irap e Iva;
- lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno.