La pace fiscale è una soluzione che permette ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con gli enti fiscali, ottenendo una riduzione delle sanzioni e degli interessi di mora.
Questa opzione può essere molto vantaggiosa per i contribuenti che hanno difficoltà a pagare le tasse o che hanno ricevuto una cartella esattoriale. In questo articolo di Studio Geremia spiegheremo come funziona la pace fiscale, quali sono i vantaggi e come gestirla al meglio per ottenere i massimi benefici.
Cos’è la pace fiscale e come funziona
La pace fiscale è un accordo tra il contribuente e l’ente fiscale che prevede la sospensione o la riduzione delle sanzioni e degli interessi di mora per le violazioni commesse in passato.
L’obiettivo è quello di incentivare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione fiscale, per adempiere alle proprie obbligazioni tributarie.
La sanatoria può essere richiesta in diversi modi, a seconda della tipologia di violazione commessa e dell’ente fiscale coinvolto.
In genere, si può richiedere attraverso una dichiarazione integrativa, un’istanza di adesione a un concordato fiscale o un accordo transattivo.
Quali sono i vantaggi della tregua fiscale
La pace fiscale può offrire numerosi vantaggi ai contribuenti che decidono di aderirvi.
In primo luogo, permette di ridurre le sanzioni e gli interessi di mora legati alle violazioni commesse in passato. In questo modo, il contribuente può ottenere un notevole risparmio sulla somma complessiva da pagare.
Inoltre, la tregua fiscale permettere di ottenere una maggiore certezza fiscale, ovvero di avere la garanzia di non subire ulteriori sanzioni o controlli da parte degli enti fiscali per le violazioni commesse in passato.
Per gli enti fiscali, invece, la pace fiscale è un’opportunità per recuperare le somme dovute dai contribuenti in modo più rapido ed efficace, senza dover ricorrere a lunghe e costose procedure di recupero crediti.
Pace fiscale 2023, cosa prevede
La legge di bilancio 2023 prevede una tregua fiscale per l’anno corrente. L’obiettivo è quello di sostenere e stimolare la ripresa economica del paese.
La tregua fiscale consentirà ai contribuenti di non pagare le imposte sul reddito e le tasse sulle attività economiche per l’anno 2023, purché abbiano un fatturato non superiore a 50 milioni di euro e non abbiano avuto perdite negli ultimi due anni. La tregua fiscale mira a fornire un sollievo finanziario ai contribuenti e a sostenere la crescita economica del paese.